La disciplina nasce negli Stati Uniti nel 1895 quando D. D. Palmer scoprì che lo “spostamento” di una vertebra nella colonna vertebrale poteva causare irritazione delle radici dei nervi che escono dal midollo spinale e di conseguenza causare sintomi lontani o vicini alla colonna vertebrale stessa.
Il nome che Palmer scelse di dare a questa professione è “chiropratica” (dal greco kier – mano e pratikos – pratica), sottolineando come le mani siano l’unico strumento di cura utilizzato con il paziente.
I dottori chiropratici trattano il paziente secondo un approccio olistico, cioè considerano il corpo nella sua totalità senza limitare l’analisi al sintomo.
Filosofia dominante in questa professione è quella del triangolo della salute, il quale include tre diversi aspetti egualmente fondamentali: quello chimico, quello psichico e quello fisico o strutturale. La chiropratica agisce su quest’ultimo essendo una disciplina scientifica che si basa sulla salute del sistema neuro-muscolo-scheletrico.
Oggi la chiropratica è una professione sanitaria riconosciuta e regolata dalla legge in circa 40 paesi compresi gli Statu Uniti, il Regno Unito, l’Australia, Canada e la Svizzera. Le caratteristiche comuni della legislazione in tutte le giurisdizioni sono:
- Professione sanitaria primaria con laurea magistrale.
- Nessun uso di farmaci da prescrizione o interventi chirurgici.
Salute e Prevenzione
La Sublussazione Vertebrale
Questo termine è stato usato dal fondatore della chiropratica ed è tutt’oggi uno dei vari termini usati dai chiropratici per indicare una disfunzione all’interno di un segmento vertebrale (importante da non confondere con la lussazione, termine medico che indica la perdita del rapporto tra le superfici articolari in una articolazione).
Si verifica quando, a seguito di infortuni, usura, stress posturali e/o emotivi, si irrigidiscono i muscoli collegati alle singole vertebre, ponendole in torsione e riducendone quindi la mobilità. Ciò risulta in un disallineamento identificabile tramite palpazione. La sublussazione spesso (ma non sempre) causa dolore durante determinati movimenti, può avere conseguenze sintomatiche sia localmente a livello della colonna vertebrale che lontano da essa, come spiegato nella sezione “come agisce”.
L’Aggiustamento Chiropratico
Uno dei compiti del chiropratico è quello di ripristinare la motilità fisiologica delle articolazioni tramite manipolazioni chiamate aggiustamenti. Sedute regolari aiutano a recuperare la funzionalità dei muscoli e dei legamenti; inoltre, come è stato dimostrato da diverse ricerche negli ultimi decenni, l’aggiustamento vertebrale influenza diversi aspetti del sistema nervoso – strettamente interconnesso con la colonna vertebrale – come i riflessi muscolari, propriocezione, il tempo di reazione e la velocità con cui il cervello elabora informazioni, promuovendo così uno stato di salute generale.
Oltre agli aggiustamenti, vengono poi usati altri metodi per mantenere la funzionalità naturale della colonna vertebrale: lavoriamo direttamente sulla muscolatura sciogliendo punti di tensione e suggeriamo esercizi specifici per eliminare certe abitudini posturali che causano le ricorrenza delle sublussazioni. Diamo inoltre consigli su abitudini salutari da assumere durante la vita quotidiana.
Come Agisce
Per capire come funziona la chiropratica bisogna inizialmente avere una idea di come sia fatta la colonna vertebrale, della sua struttura e delle sue funzioni. E’ composta da 24 segmenti vertebrali mobili, il bacino e l’osso sacro. Un segmento vertebrale è l’insieme di due vertebre e le 3 articolazioni che le collegano: la più grande è il disco vertebrale che ha la funzione di ammortizzare gli urti, le altre due si chiamano faccette articolari e sono oggetto dell’aggiustamento chiropratico.
La colonna vertebrale, oltre ad essere fondamentale nel sostenere in posizione eretta il corpo umano, svolge l’importantissima funzione di proteggere il sistema nervoso centrale.
Il sistema nervoso centrale è formato da cervello e midollo spinale. A livello di ogni segmento vertebrale escono i nervi (che costituiscono il sistema nervoso periferico) i quali, passando attraverso i forami intervertebrali, raggiungono tutti i tessuti del nostro corpo. Grazie a questo sistema di comunicazione tramite piccoli impulsi elettrici, ogni nostra cellula scambia con il sistema nervoso centrale informazioni utili/essenziali per determinare il corretto funzionamento dell’organismo.
Risulta quindi facile capire come una sublussazione possa compromettere la funzionalità di questo flusso di impulsi con ripercussioni negative sullo stato di salute generale dell’individuo. Infatti, quando due vertebre adiacenti non dispongono di una motilità adeguata tra loro, possono disturbare le radici dei nervi a livello dei forami intervertebrali. Queste interferenze portano il nervo ad uno stato di irritazione che trovandosi in “difficoltà” non riesce sempre a scambiare messaggi corretti tra le cellule ed il sistema nervoso centrale. Se questa irritazione è lieve vi consegue un malfunzionamento dei tessuti innervati come ad esempio i muscoli, nel caso invece ci fosse una compressione del nervo più significativa, il problema potrebbe presentarsi con sintomatologie dolorose o/e ipersensibilità del nervo come si vede ad esempio nelle sciatalgie.
Queste interferenze e lo stato di irritazione portano anche ad uno squilibrio dell’omeostasi, concetto molto importante nell’ambiente chiropratico. L’omeostasi è la capacità del nostro corpo di mantenere delle condizioni fisiche e chimiche costanti, quindi di adattarsi ai cambiamenti esterni al nostro corpo. Un esempio semplice è quello della temperatura corporea, tramite la regolazione del flusso sanguigno e la sudorazione il nostro corpo è in grado di mantenere una temperature relativamente costante nonostante nell’ambiente esterno la temperatura possa variare da 5 a 40 gradi C.
Nel momento in cui i messaggi tra il nostro corpo ed il sistema nervoso vengono compromessi, il nostro cervello risponde con un’azione di lotta o fuga che coinvolge una catena di reazioni corporee che mettono il corpo in uno stato di stress compromettendo anche le sue abilità omeostatiche.
Il ruolo del chiropratico è dunque quello di trovare ed aggiustare le sublussazioni e di mantenere il corretto movimento tra le vertebre per migliorare il funzionamento del sistema nervoso e la capacità di autoguarigione del corpo oltre che a ridurre ed eliminare la causa del dolore.